giovedì 4 aprile 2013

Anonymous rompe la muraglia digitale della Corea del Nord: «Distruggeremo la vostra internet»


Anonymous ha annunciato che l'operazione #opFreeKorea è andata a segno: gli hacktivisti sarebbero riusciti a penetrare nella chiusissima intranet nord-coreana, sottraendo oltre 15mila password dal sito di notizie e propaganda di Stato uriminzokkiri.com, postando parte del leak su htmlpaste.com a scopo dimostrativo. Il gruppo sostiene di poter ottenere il controllo dell'intranet locale.

Nello stesso documento Anonymous accusa la Corea del Nord di essere una minaccia per la pace e punta il dito contro il governo di Kim Jong-Un, colpevole di soffocare il 99% della popolazione così come il governo statunitense opprimerebbe i propri cittadini.
Il gruppo ha stilato richieste precise al regime nord-coreano, e se le medesime non saranno concesse, il gruppo procederà alla cancellazione di «tutti i vostri dati». Nel dettaglio, Anonymous richiede: che il governo nord-coreano cessi le minacce nucleari; che Kim Jong-Un si dimetta; che la Corea del Nord instauri un regime di democrazia libera e diretta; che l'internet nord-coreano sia libero da censure.
Anonymous ha infine affermato di essere in grado di scardinare mail-server e web-server interni alla rete nord-coreana, e di potere scatenare un attacco letale all'infrastruttura informatica del regime.
Difficilmente il regime accetterà alcuna delle richieste degli hacktivisti: si attende quindi che Anonymous passi dalle parole ai fatti. Se ciò dovesse accadere, considerando la ben nota schizofrenia del regime di Pyongyang, le conseguenze sarebbero difficilmente immaginabili.


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